Published by ICSEB at 12 luglio, 2007
Data dell´intervento: luglio 2007
Mi chiamo, M. Francesco, ho 33 anni.
Sino al 1997 lavoravo nel campo edile svolgendo varie mansioni, conducendo una vita normale dal punto di vista fisico. Purtroppo verso la metà dell´anno 97 ho incominciato ad avere problemi di salute che si sono manifestati con diversi sintomi. Inizialmente vertigini e forti dolori di testa e dolori lungo la colonna, tanto che mi costringevano a lunghi periodi senza poter lavorare. Per questo motivo ho fatto diverse analisi mediche, ed un esame vestibolare per sospetta labirintite ma che invece l´esito fu del tutto diverso, disfunzione di tipo centrale, ma senza però ottenere una cura per migliorarne le condizioni di salute.
Condizioni che nel corso del tempo sono peggiorate causandomi grossi disaggi con il mio lavoro. Nel frattempo facevo uso di antidolorifici. Gli ultimi mesi dello stesso anno incominciai ad accusare disturbi all´arto superiore destro, in quanto avevo, oltre che dolore, il blocco parziale del braccio, che diventava di colore bluastro, impedendomi così di svolgere le normali mansioni quotidiane. Per questo motivo ho fatto diverse visite ed un ricovero dove fui curato, per una sospetta periartrite, con infiltrazioni di cortisone. Questo problema diventò sempre più grave sino a quando nell´agosto del 1998, dato che il problema sembrava cessare per poi ripresentarsi all´improvviso, il mio medico curante mi ordinò di fare una risonanza magnetica cervicale, per una sospetta ernia discale. Nell´attesa, di fare l´esame di RMN, nei primi giorni di settembre dello stesso anno iniziai ad accusare dei dolori con impaccio motorio all´arto inferiore sinistro. Tanto che nel giro di quindici giorni dovevo appoggiarmi a qualcosa per poter camminare. Quasi contemporaneamente comparvero i primi tremori che con l´andare del tempo si intensificarono costringendomi a deambulare con l´ausilio di stampelle. Nel frattempo feci l´esame di Risonanza Magnetica, eseguita all´Ospedale Carlo Besta di Milano, ove mi fu diagnosticata una probabile Siringomielia di natura post traumatica, dato che nel 1995 fui vittima di un incidente stradale (frontale con un autotreno) dove riportai un trauma frontoparietale e colpo di frusta. Inizialmente la cavità cistica mi venne evidenziata solo al tratto cervicale C6-C7 ma successivamente, all´incirca a distanza di un anno, la cavità cistica si estendeva da C3-C7 e da D1-D2, D5-D8. Da all´ora a causa del continuo aumento della sintomatologia, ho eseguito parecchi ricoveri in diverse strutture ospedaliere Italiane e all´estero. Senza però ottenere dei risultati positivi, anzi, tutt´altro, sembrava che la diagnosi, per alcuni dottori non era corretta, per altri era giusta ma la sintomatologia non era da attribuirsi alla diagnosi fatta. Altri ancora mi davano del matto insinuando addirittura che ci mettevo di mio per complicare le cose. Ciò mi creò non pochi problemi emotivi pensando, io stesso, di esser diventato matto. Fortunatamente riuscii a superare la crisi e cominciai a rassegnarmi all´idea di dover convivere con una malattia progressiva e invalidante, ma che avrei senz´altro combattuto con tutte le mie forze. Così fui costretto sin dal 1999 a rimanere seduto su una sedia a rotelle per l´insorgere di clonie e per una tetra paresi spastica agli arti inferiori, tutto ciò mi è stato diagnosticato nel corso del tempo e nei vari ricoveri sopra indicati. Nell´anno 2000 sono stato riconosciuto dalla commissione medica di Como invalido al 100%. Avevo, inoltre dolori, più o meno forti, che s´irradiavano a tutto il corpo, inoltre nelle fasi acute, che potevano variare a seconda il periodo, avevo problemi circolatori sia agli arti inferiori che superiori che mi hanno causato anche una trombosi all´arto inferiore sinistro. Nel corso di questi anni ho avuto altri sintomi che non sono mai stati collegati alla patologia e nemmeno se ne è trovata la causa. Nei periodi più critici, dove ero addirittura costretto a rimanere allettato a causa dell´aumento dei dolori e della perdita di forza, per le forti contrazioni al torace, ho avuto problemi respiratori. Per i forti dolori sono stato seguito dal dottor Bauknet, anestesista e specialista della terapia del dolore, del reparto di rianimazione dell´ospedale San Giovanni di Dio di Crotone.
La mia patologia sembrava un problema irrisolvibile per tutti, sino al giorno che la dottoressa Piccirillo anestesista dell´ospedale San Giovanni di Dio, e il dottor Bauknet, mi contattarono per dirmi che la dottoressa Piccirillo aveva trovato su internet un sito dove si prospettava la possibilità di un intervento che avrebbe fermato il decorso della patologia. Così, con il mio consenso, si sono attivati per prendere i dovuti contatti. E finalmente è arrivato,il giorno, e precisamente 11/07/2007, che ci siamo incontrati col dottore Miguel B. Royo Salvador Dr. in Medicina e Chirurgia, Neurochirurgo, Neurologo e Direttore dell´istituto Neurologico de Barcelona.
Dopo una sua visita, a mio avviso la più sensata che io abbia fatto, il 12/07/2007 e arrivato il momento dell´intervento, momento tanto atteso. Quella mattina disteso sulla barella avevo tanti dolori, tanto che la mia preoccupazione era quella di sapere se sarei riuscito a rimanere fermo dopo l´intervento, e come avrei fatto a sopportare. Ma con mia sorpresa dopo l´intervento non sentivo nulla, in un primo momento attribuii il fatto all´anestesia, ma ci vollero poche ore per rendermi conto che invece, quei forti dolori che mi avevano reso la vita impossibile, erano ormai diventati brutti ricordi. Con mia gioia e di mia moglie, notammo subito che le clonie che avevo agli arti inferiori specie quelle di destra si erano attenuate, ho avvertito sin dalle prime ore una sensazione di liberazione lungo tutta la colonna vertebrale, come se tutto fosse sparito come per incantesimo, tanto che la mattina seguente provai a stare in piedi e con molto stupore riuscii non solo a stare in piedi ma, se pur con qualche piccola difficoltà, a camminare. Ad oggi continuo a migliorare, tanto che riesco a camminare senza l´ausilio di nessun appoggio con continuo miglioramento delle clonie dell´arto inferiore sinistro. Per tutto ciò che mi è accaduto dal 12 luglio ad oggi, devo sinceramente ringraziare di tutto cuore il, Dottor Miguel Royo e quanti collaborano con lui, per avermi ridato la possibilità di gustare la vita come un tempo. Per avermi dato la possibilità di rinascere e considerare il passato come tale, il presente molto migliore, ed il futuro una opportunità di progettare la mia vita in modo migliore a beneficio di chi ha sofferto con me durante questi anni, mia moglie e mia figlia.
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