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Institut Chiari & Siringomielia & Escoliosis de Barcelona

Operati di Colonna Vertebrale

Carmen Reyes Barranco. Ernia discale cervicale C5-C6 destra.

Publicado por ICSEB el 14 Mag, 2012

CarmenReyesBarranco Data dell’intervento: marzo 2012

Buongiorno a tutti, mi chiamo Carmen Reyes, ho 32 anni e vivo a Cartagena, Murcia.

Vorrei raccontarvi che sono stata operata di ernia discale nelle vertebre C5-C6 con irradiazione al braccio (cervicobrachialgia destra), e desidero spiegare a tutti coloro che soffrono questo tipo di ernia che esiste una soluzione molto valida.

Nel 2005 e nel 2010 ho avuto un incidente di traffico con tamponamento da ferma, ebbene, da allora ho sofferto di disturbi al collo e alle spalle, le tipiche contratture muscolari che solevano comparire una o due volte all’anno, senza particolari conseguenze oltre a 15-20 giorni di doloretti al collo e alla scapola, le quali scomparivano con antinfiammatori.

A ottobre del 2011, da un giorno all’altro, mi sono svegliata con un dolore orribile al collo, all’inizio ho pensato di aver dormito in una posizione scorretta; dopo tre o quattro giorni così, si è aggiunta a quel dolore una pesantezza del braccio destro, come se portassi un masso legato all’avambraccio; allora il braccio ancora non faceva male, era più un fastidio.

Per una settimana ho preso rilassanti muscolari, antinfiammatori e paracetamolo, oltre a qualche Nolotil. Dato che il dolore non se ne andava, sono andata dal medico di base, che non c’era, ma aveva una sostituta, la quale senza alzarsi dalla sedia mi ha risposto che probabilmente si trattava di una contrattura, di prendere Miolastan di sera, antifiammatori e paracetamolo ogni 6 ore. Io le ho detto che stavo già prendendo il tutto da una settimana perché me l’avevano prescritto dopo l’incidente, allora mi ha consigliato di andare a fisioterapia, possibilmente nel privato perché attraverso la sanità pubblica avrei dovuto aspettare almeno tre mesi.

Sono andata dal fisioterapista, gli ho spiegato, non mi ha richiesto né risonanze né esami medici, si è messo a massaggiarmi e a storcermi il collo in tutte le direzioni, e dopo un’ora mi ha detto di mettere ghiaccio e a posto. E mi ha lasciata proprio a posto, perché dopo cinque giorni s’intensificava il dolore al braccio e non potevo muovere il collo. Allora sono andata in una clinica privata, mi hanno detto che si trattava di cervico-brachialgia, solo dicendo che sintomi avevo mi hanno fatto un’iniezione e mi hanno ricettato Desametasone. Il giorno seguente il dolore era così insopportabile che mi hanno dato altre iniezioni; il medico presente in quel momento, al vedermi così, mi ha detto subito “Ti fa così male? Vediamo, che cos’hai?” gli ho spiegato i sintomi, mi ha detto “Dai, ti preparo un cocktail”, me ne ha somministrati due, e poi mi ha chiesto come andava, ebbene,  non molto bene, poiché il braccio continuava a far male, addirittura tornavo a sentire delle scosse dal collo fino al gomito, per cui mi ha mandata a casa per tornare il giorno seguente a farmi iniezioni di Desametasone. Questo è stato solo l’inizio.

Ho passato tutto i pomeriggio con scosse, dolore e molta pesantezza nel braccio, oltre a un bruciore nella zona dietro il collo; il dolore era così forte che alle 5 di mattina del 15-10-2011 sono dovuta andare al Pronto Soccorso, dove mi hanno subito presa in carico e mi hanno iniziato a somministrare flebo intravenosa; sempre peggio, durante la mattinata mi hanno fatto due iniezioni di morfina, una per braccio, che però come unico effetto mi hanno solo lasciato due bozzi nella zona della puntura, e tanto sonno senza potermi addormentare, poiché continuava a farmi male. Era come se avessi una benda che mi pressava di continuo, con intervalli di pressione, e quando mi schiacciava forte il braccio era terribile e la testa non sapevo come metterla.

Il medico che mi ha vista ci ha detto che mi dovevano ricoverare perché bisognava vedere dov’era l’origine del dolore e che lui non poteva fare nulla di più, quindi mi hanno portata all’ospedale di Santa Lucía, sono stata ricoverata 45 giorni, con tutti i tipi di terapia, Enantyum più morfina, morfina e più morfina, oltre al Fortecortin per poter calmare questi dolori. Dopo 15 giorni il neurochirurgo di Murcia, dott. Alarcon, mi ha vista e mi ha chiesto la mia età, 31 anni gli ho detto, e allora mi fa: “incrocia le dita”, e mio marito gli ha chiesto se era necessario operare e le sue parole sono state, e cito testualmente:” guarda, si tratta di un intervento molto delicato, per farti un’idea, è come partire per un viaggio, sai il giorno della partenza ma non se arriverai a destinazione, cosa vuol dire questo? Che puoi restare in sedia a rotelle o paralizzata dal collo in giù. Sei molto giovane, aspettiamo una settimana e vediamo se i farmaci ti fanno effetto. Non mi ha dato l’opzione di scegliere, a me andava bene perché ho molta paura dei chirurghi e d’altro canto non era normale tanto dolore. Quella settimana si è convertita in un mese in più, ho dovuto sopportare dolori terribili, crampi, spasmi, scosse, senza contare che non mi son potuta alzare dal letto per 43 giorni. Era un tunnel senza uscita, in seguito sono stata un altro mese e mezzo a casa in mutua con terapia farmacologica, una “lista della spesa” come ha detto la mia medico di base, e inoltre ho dovuto passare per la sindrome d’astinenza da morfina, con sudori, brividi, dolori fisici, angoscia, nausee ecc.

Insomma, dopo due mesi in cui ho solo avuto bisogno di Paracetamolo e Ibuprofeno e Lyrica, a marzo è tornato l’incubo, per 14 giorni è stato di nuovo un va e vieni di pastiglie, fino a che non mi hanno fatto più niente, sono andata al Santa Lucía e mi hanno fatto una flebo di Tramadol con antinfiammatori e Prinperan. Quando mi hanno chiesto come andava, ho risposto che il collo sembrava stesse meglio, ma il braccio no. Mi hanno detto di prendere Tramadol in pastiglie, Paracetamolo e Voltaren, e che se in tre giorni non si fosse calmato di tornare, ma la notte sono stata malissimo, e il giorno dopo sono tornata un’altra volta al Pronto Soccorso, mi hanno fatto un’altra flebo e niente.  Giusto quando mi stavano ricoverando è arrivato il Dott. Victoria, mi ha detto che avremmo iniziato con una terapia leggera per poi aumentarla. È stato tutta la notte tenendomi in osservazione e stavo come prima, allora mi ha parlato del “Dott. Royo, un ottimo neurochirurgo”, mi ha detto di stare tranquilla perché mi avrebbe operato e in un mese sarei stata bene.

Si è messo subito in contatto con il dott. Royo all’alba di quella domenica, e di lunedì siamo andati a Barcellona.

Quest’ultimo mi ha subito fatto una visita fisica e ha immediatamente confermato che ero da operare,  mi ha detto che l’ernia discale comprimeva il midollo, e che con l’intervento il problema sarebbe stato risolto. Io ho molta paura della sala operatoria, ma il dott Royo mi ha trasmesso così tanta  sicurezza e tranquillità, e il dott. Victoria ci aveva parlato così bene di lui (non mi stancherò mai di ringraziarlo) che mi sono decisa. Se questi non si fosse occupato di me così incondizionatamente non avrei conosciuto il dott. Royo, e non mi sarei operata il 20-3-12.

Attualmente sono passate 7 settimane dall’operazione e sto come nuova, non potete immaginarvi, è incredibile come si sta bene senza nessun dolore.

Mi auguro di cuore che le persone che soffrono quello che ho sofferto io possano conoscere il dott. Royo

Mille grazie dott. Royo, tanti cari saluti

David Mirete. Ernia discale sinistra L5-S1

Publicado por ICSEB el 7 Lug, 2009

davidmirete

Data intervento: Luglio 2009

Salve, mi chiamo David Mirete, ho 43 anni (42 quando mi hanno operato), vivo a Barcellona e spero che la mia esperienza vi possa aiutare.

Circa un anno prima dell´intervento avevo un dolore alla schiena che si estendeva alla gamba sinistra. Dato che ho un´assicurazione, sono andato dal traumatologo a farmi visitare, pensando che fosse un problema di postura, o meglio un sovraccarico ai muscoli, anche perché lavoro tutto il giorno seduto. Il dottore mi ha detto di fare una risonanza e di vedere il risultato. Con l´esito in mano…SORPRESA… avevo un´ernia discale in L5-S1, che però non era ancora da operare, come la frutta, doveva maturare, eh eh eh… Il trattamento secondo lui era fare delle sedute di fisioterapia e basta, e come ultima opzione operare.

Durante tutto l´anno ho partecipato a queste sedute di fisioterapia, ma il dolore non se ne andava. Mi hanno fatto molti esami e dato sempre analgesici, calmanti e sedativi, che erano il trattamento idoneo con la fisioterapia. A giugno, dato che tutto ciò non si risolveva, disperato per il dolore, sempre pensando che era una semplice ernia senza importanza, mi hanno raccomandato un osteopata. Questi m´ha fatto fare una serie di movimenti nel corpo, grazie a cui uscendo dallo studio non mi faceva più male niente. Bene, ho pensato io, finalmente non ho male. Dopo due giorni non potevo quasi camminare, mi sono steso a letto per il dolore. Il dolore era così forte che non potevo neanche andare in bagno. Avevo la sensazione che non avrei mai più potuto camminare. Tre medici sono venuti d´urgenza, ognuno col suo trattamento corrispondente. Mi hanno fatto non so quante iniezioni per palliare il dolore. È stato allora che ho detto a mio padre di chiamare il dott. Royo e di prendere appuntamento, perché tutto ciò non poteva essere normale. È curioso, il dott. Royo ha operato mio padre tre volte, una zia di mia madre, mio cugino, etc… Per me solo una cosa era chiara, che se qualcuno mi doveva operare, doveva essere lui, che per me è come il mio medico di famiglia. Sono arrivato al suo studio con le stampelle, curvato come una persona di 80 anni, il dolore era impressionante. Il dottore mi ha detto che c´era solo una soluzione, e così è stato. Il giorno 7 luglio (San Firmino) mi ha operato, sono entrato in sala operatoria con un dolore incredibile, e al risveglio, non mi faceva più male, la sofferenza era finita, non ci potevo credere. Il dottore mi ha detto che quello che avevo non era una semplice ernia, e che era logico che il dolore fosse così forte. Ora dopo due mesi dall´intervento sto benissimo, vado a nuoto, posso guidare e presto potrò andare di nuovo in moto, la mia vita di sempre. Vorrei solo che questa relazione vi serva affinché non ritardiate un secondo se si tratta della vostra qualità di vita. Come vedete, pur conoscendo il Dott. Royo, ho sofferto per un anno. Non lo fate, se avete sintomi, simili ai miei, o andate dal medico e vi viene diagnosticata qualche lesione alla schiena, prendete appuntamento con il dott. Royo, sicuro non ve ne pentirete. Per qualsiasi cosa potete chiamarmi al 617.219.998, o mandarmi un´e-mail all´indirizzo [email protected]  

Ramón Borras Iserta. Protrusione discale L5-S1 sinistra, Protrusione discale C5-6 e D12-L1, Scoliosi.

Publicado por ICSEB el 13 Ott, 2007

RamonBorras

Data dell´intervento: ottobre 2007

Salve mi chiamo Ramon, paziente di 42 anni residente a Botarell, Della provincia di Tarragona, Spagna. Per tutta la vita ho praticato diversi sport (moto-cross, ciclismo etc.) en el 2005 iniziai ad avere disturbi a livello lombare e dolore pronunciato al nervo sciatico della gamba sinistra. I medici del servizio sanitario della mia provincia non risolsero il problema, dato che il dolore continuava e praticare sport era diventato impossibile, poiché i farmaci prescrittimi non facevano effetto.

17/09/2007 Ligera Escoliosis
17/09/2007 Leggera scoliosi
Radiografía postoperatoria 22/12/2008. Se aprecia una mejoría en la columna vertebral.
Radiografia postoperatoria. 22/12/2008. Si constata un miglioramento nella colonna vertebrale.

Me recomendaron al Doctor Miguel B. Royo y sin dudarlo acudí a la primera visita en septiembre de 2007. Me hicieron exploración de toda la columna y detectaron una Protusión discal L5-S1 izquierda, Protusión discal C5-6 y D12-L1, Escoliosis. Mi raccomandarono allora il Dott. Miguel B. Royo, e senza riserve andai a fare una prima visita a settembre del 2007. Questi realizzò un´esplorazione completa della schiena e diagnosticò una protrusione del disco L5-S1 sinistra, una protrusione del disco C5-6 e D12-L1 e scoliosi. A ottobre del 2007 mi operò di un´ernia del disco L5-S1 e Scoliosi e dopo tre giorni in ospedale tornai a casa senza nessun disturbo alla gamba sinistra né alle lombari. Non sono medico ma considero l´intervento totalmente riuscito, dato che la mia vita è cambiata radicalmente. Passato un mese dall´intervento ho iniziato ad andare a nuoto quotidianamente e dopo sei mesi sono tornato a fare sport di montagna e faccio una vita del tutto normale senza alcun problema. Mi congratulo con tutta l´equipe del Dott. Royo per la sua professionalità e l´ottima relazione che abbiamo mantenuto. Per qualsiasi informazione non dubitate nel mettervi in contatto con me. Teléfono: (+34) 667 690 019 E-mail: [email protected]

 

Sandra Lucas. Ernie al Disco Lombare L5-S1.

Publicado por ICSEB el 15 Giu, 2007

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Data dell´intervento: luglio 2007

Salve mi chiamo Sandra e ho 39 anni. Lavoro come camionista e per questo motivo la mia colonna vertebrale è rimasta danneggiata. Sono andata alla mutua e non mi hanno fatto caso, mi hanno detto che era consumata e che mi mettessi in mutua se mi faceva male, per cui, dato che questo non mi bastava, sono andata dal medico di base.

Mi hanno fatto delle infiltrazioni e mi hanno dato molte pastiglie per il dolore che confacevano effetto. Dopo un anno mi hanno detto di operarmi con il Servizio Sanitario pubblico, e sto ancora aspettando la chiamata. Dato che mi hanno detto che quello che mi avrebbe operata sarebbe stato un traumatologo, non ero convinta e ho cercato un´altra soluzione. Il dolore era molto forte, andava dalla schiena ai piedi. Soprattutto il lato sinistro era quello che mi impediva di fare molte cose, e non avevo per niente forza in quel piede. Il semplice fatto di mettermi le scarpe, di alzarmi dal divano o dal letto era insopportabile. Così durante due anni e mezzo. UN INFERNO! Attraverso Internet ho trovato il Dott. Miguel B. Royo Salvador, che mi ha spiegato tutto molto bene. Dopo avergli portato tutti gli esami, abbiamo deciso operare. Finalmente il giorno 26 giugno 2007 il Dottore mi ha operata. L´operazione è andata molto bene, il giorno dopo avevo già forza nel piede. Giorno dopo giorno è andato scomparendo il dolore dalla cintura alle gambe. Sono già passati tre mesi da quando mi ha operata e sto benissimo, quasi pronta per tornare al lavoro. Mi sento così bene che non ci posso credere. Posso fare tante cose che da molto tempo erano impensabili per me. Raccomando a tutti coloro che abbiano questo problema o uno simile di non esitare a rivolgersi al Dr. Royo e a tutta la sua equipe. A me ha cambiato la vita. Nella presente approfitto per ringraziarlo. Sandra E-mail: [email protected]

Oriol Royo Obregón. Lussazione e Listesi C6-C7

Publicado por ICSEB el 27 Mar, 2007

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Data dell´intervento: marzo 2007

Mi chiamo Oriol Royo Obregón, ho 21 anni e vivo ad Altafulla (Tarragona), vi racconterò la mia esperienza con l´intenzione che vi possa essere d´aiuto. Quando mi hanno dimesso avevo forti dolori di schiena, ma pensavo che fosse normale, avevo avuto un incidente. Con il tempo, il dolore si è attenuato, ma persisteva, perciò il mio medico di base mi ha raccomandato di farmi vedere da un traumatologo. Il traumatologo mi ha fatto una risonanza e diverse radiografie, si è reso conto che nella zona cervicale qualcosa non andava, ma questo non riguardava la sua disciplina, quindi mi ha raccomandato di andare da un neurologo. A questo punto erano passati poco più di tre mesi dall´incidente.

Radiografía lateral de la columna cervical con Luxación y Lístesis C6-C7
Radiografia laterale della colonna cervicale con Lussazione e Listesi C6-C7
Radiografía postoperatoria anteroposterior de la reducción quirúrgica de la luxación con Artrodesis C6-C7
Radiografia postoperatoria anteroposteriore della riduzione chirurgica della lussazione con Artrodesis C6-C7
Radiografía postoperatoria lateral de la reducción quirúrgica de la luxación con Artrodesis C6-C7
Radiografia postoperatoria laterale della riduzione chirurgica della lussazione con Artrodesis C6-C7

Una volta ho trovato un neurologo che mi ha fatto diverse prove per vedere come andavano i miei riflessi, la sensibilità… mi ha detto che di sicuro avrebbero dovuto operarmi, e mi ha consigliato di mettermi nelle mani di uno specialista; ha nominato due neurochirurghi specializzati in questo tipo di interventi, uno di loro era il Dott. Royo. Il giorno in cui sono andato a farmi visitare dal Dott. Royo, erano già passati sei mesi dall´incidente, nel momento in cui ha osservato i diversi esami, si è reso conto che si doveva operare, avevo una lussazione e rapidamente abbiamo stabilito un giorno per l´operazione. Il giorno 27 febbraio mi ha operato, è andato tutto bene, senza complicazioni, a poche ore dall´uscita dalla sala operatoria stavo già molto bene, senza nessun dolore. Dopo tre giorni mi hanno dimesso e sono potuto andare a casa, sono stato quindici giorni a riposo, e ora posso iniziare a fare una vita normale, sempre con tranquillità e senza fare sforzi, e quando sarà passato un mese potrò togliere il collare e se tutto va come previsto a metà aprile mi dimetterà dal controllo medico. L´intenzione di questa relazione è, in primo luogo, darvi un consiglio: aspettate il meno possibile se vi trovate in una situazione come la mia, pensate che io ho cercato di fare tutto il più velocemente possibile, ma tra una cosa e l´altra sono passati più di sei mesi, cosa che mi ha costretto a vivere per tutto quel tempo con un rischio elevato e, non solo, che addirittura avrebbe potuto causare qualche complicazione nell´operazione. In secondo luogo, vorrei invitare tutti coloro che debbano farlo a sottomettersi a questo intervento, in quanto non presuppone nessun tipo di problema, non si sente dolore, non comporta sequele ( eccetto un mese di collare e riposo) e grazie al delicato lavoro del dottore non si vede neanche la cicatrice… Vorrei inoltre ringraziare tutti i medici, infermiere, portantini, assistenti… che si sono occupati di me dal momento dell´incidente fino ad oggi, e specialmente il Dott. Royo per la sua efficienza, sincerità e professionalità. Email: [email protected]

 

Dolores Castillo. Lumbo-sciatica bilaterale, paresi da flessione dorsale del piede destro. Compressione radicolare L4-L5 bilaterale.

Publicado por ICSEB el 18 Ott, 2006

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Data dell´intervento: ottobre 2006

Ho 58 anni, vivo fuori Barcellona e dal 18.10.06, quando mi operarono, iniziai a essere un´altra persona. Tutto iniziò alla fine del 2005, i dolori di schiena si alternavano periodicamente, le visite dal medico e le diagnosi d´artrosi lombalgia etc, le ricette per gli antinfiammatori e i calmanti, ma niente, visite da specialisti delle ossa e lo stesso, tutto ciò nella Sanità Pubblica, mi dicevano che non c´era rimedio e che mi andassi facendo l´idea per convivere il resto della mia vita con il dolore Disperata per tutto ciò, andai da dei traumatologi privati, dopo molti esami e molte medicine prese, la diagnosi era quasi identica a quella della Sanità Pubblica. Arrivai quasi al punto di gettare la spugna, ma un giorno una buona amica mi diede il numero di telefono e mi convinse affinché chiamassi il Dott. Miguel Royo Salvador, grazie a dio le feci caso e andai a consultarlo! Il dottore mi visitò e mi disse che per il mio problema di schiena c´era una soluzione, in quel momento vidi una speranza e mi misi nelle sue mani, e che mani! L´operazione ebbe successo e il post-operatorio andò bene e fu veloce.

La schiena non mi fa quasi male e la mobilità della gamba è al 100% dal giorno dell´intervento. Con la presente vorrei ringraziare il Dott. Royo Salvador e i suoi collaboratori per il loro buon lavoro, per la grand´esperienza tecnica, il gran carisma e la gentilezza con cui si occupano di chi ne ha bisogno. Se avete dei problemi simili a quello che ho avuto io, non dubitate nel chiedergli aiuto.

Pepi Fernández Sola. Ernia discale cervicale C4-5.

Publicado por ICSEB el 17 Ott, 2006

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Data dell´intervento: ottobre 2006

Mi chiamo Pepi Fernandez Sola, ho 41 anni e vivo ad Almeria, vi voglio raccontare la mia esperienza sui fatti che mi condussero a mettermi nelle mani del Dott. Royo Salvador che mi operò d´ernia discale cervicale: Circa da due anni mentre realizzavo delle funzioni relative al mio lavoro ho iniziato a soffrire di una lombalgia. Andai presso l´assicurazione sanitaria del lavoro a fare il trattamento, ma man mano che passavano i giorni e le settimane il dolore che sentivo non migliorava. Mi fecero tutti i tipi di esami, l´ultima fu una RMN lombare da cui mi diagnosticarono un´ernia lombare. L´opinione del neurochirurgo dell´assicurazione fu che non era il momento di operare.

Il tempo passò e io continuavo a sentire un forte dolore nella parte bassa della schiena e nella parte alta, in cui a volte questo dolore veniva trasmesso alla testa, al collo e alle braccia. Stanca di andare al Pronto Soccorso per i dolori senza che l´assicurazione mi offrisse soluzione, iniziai a farmi visitare da specialisti della Sanità Pubblica: – Traumatologo: senza visita fisica, mi mandò direttamente dal neurochirurgo (4 mesi di lista d´attesa). – Neurochirurgo: dopo la visita e vista la RMN lombare, mi disse che il dolore che sentivo nella parte alta della schiena e alla testa non era dovuto a un´ernia, mi mandò al reumatologo perché ipotizzava che fosse fibromialgia (2 mesi di lista d´attesa per il reumatologo). Dato che non potevo aspettare 2 mesi di più, perché stavo sempre peggio per i dolori soprattutto alla testa, al collo e alle braccia, sono andata da un reumatologo privato, dal quale feci degli esami per malattie reumatiche e il risultato fu che non avevo nulla. Ero disperata e stanca di prendere antinfiammatori. Ringrazio il giorno in cui un mio familiare mi raccontò di un suo collega di lavoro. Questi fu trattato dal Dott. Royo, e, riassumendo in due parole, “Lo curò”. Mi misi subito in contatto con la clinica e mi diedero appuntamento per una prima visita con il Dott. Royo. Solo con l´esplorazione che mi fece aveva già diagnosticato qual era il mio problema ( esaminò che avevo perso dei riflessi e che stavo perdendo la forza nel braccio destro) e lo confermò con tre RMN. La diagnosi era: ernia discale cervicale C4-C5 che causava i miei dolori e disturbi. Inoltre ho un´ernia lombare, ma mi spiegò che se trattavamo la cervicale poteva migliorare l´ernia lombare. Il Dott. Royo, mi diede molto dettagliatamente la soluzione, che era operarmi. In quel momento ebbi molta paura dell´intervento, ma il dottore mi ispirò una gran fiducia, dato che l´intervento offriva molte garanzie di miglioramento, inoltre sapevo che questo medico era un´eminenza nella sua professione, avendo una carriera professionale ricca d´esperienza. La settimana seguente mi operarono, 17-10-06, e dopo tre giorni d´ ospedale, tornai a casa per il post-operatorio. Durante il periodo di recupero potei mettermi in contatto con il Dottore per qualsiasi dubbio ogni qualvolta ne avessi la necessità. Passato un mese tornai al controllo in cui il Dottore mi confermò ciò che mi aveva detto il giorno stesso dell´intervento, cioè che il risultato era positivo, infatti avevo recuperato la forza nel braccio e anche i riflessi. Infine, non ho più i dolori che avevo a collo, braccia, testa e parte alta della schiena. La mia qualità di vita è migliorata moltissimo, anche se secondo il dottore dovrò aspettare ancora un mese per stare perfettamente. In conclusione, vorrei ringraziare la Sig.ra Mara Espino per il trattamento e l´attenzione prestatimi e , soprattutto, il Dott. Royo Salvador per il suo trattamento, tanto personale come professionale. La sua qualità umana, mi fece sentire sicura e la sua grande personalità mi diede un´incredibile tranquillità, prima durante e dopo l´intervento. Invito tutti quelli che abbiano dolori di schiena a mettersi in contatto con il Dott. Royo. Se volete mettervi in con me per qualsiasi dubbio, questo è la mia posta: [email protected]

 

Carmen Becerra Barranco. Stenosi del canale vertebrale lombare e lumbosciatica.

Publicado por ICSEB el 19 Set, 2006

carmen_becerra

Data dell´intervento: settembre 2006

Abbiamo tardato un poco nello scrivere al foro la nostra esperienza dell´intervento a D. Carmen Becerra Barranco. Dato che lei non sa usare la posta elettronica, mi ha chiesto che lo faccia io, sua figlia Maria Del Mar. Non vi potete immaginare quanto siamo contente, con tutta la famiglia. Mia madre è rinata, da quando lei, Dottore, l´ha operata, lei le ha ridato la voglia di vivere e ballare, ora più che mai sta godendo della vita attimo dopo attimo, non potremo mai ringraziarla abbastanza per tutto quello che ha fatto. Lei ha marcato per noi un prima e un dopo, mia madre stava molto male, e nessuno le dava speranze di guarigione. Grazie di cuore. Adesso vorremmo raccontare la nostra storia dall´inizio per pubblicarla nel forum e far sì che se qualcuno la legge abbia una speranza di vita come noi l´abbiamo avuta. Forse quello che dà maggior credibilità a un altro malato è vedere i risultati, ma la gente deve sapere che ciò che si scrive nei forum è ugualmente vero.

La paziente ha cominciato 18 anni fa ad avere dei disturbi e dei dolori alla schiena, soprattutto nella zona lombare, e forse era qualcosa di normale, essendo madre di 5 figli e lavorando nel settore dell´agricoltura, e avendo fatto molti sforzi durante la sua vita. Durante questi 18 anni si è rivolta a centri in cui le facevano iniezioni o massaggi, che all´inizio le procuravano sollievo e miglioramento, inoltre si è rivolta a traumatologi che l´hanno trattata con la fisioterapia, e ha preso tutti i tipi di farmaci cercando di alleviare il dolore, addirittura un anno prima dell´operazione le hanno iniettato ozono nella colonna. In più i traumatologi le hanno consigliato di operarsi di modo che con gabbiette e viti l´avrebbero curata, ma con un alto rischio di restare in sedia a rotelle. Abbiamo molte storie di molti medici da raccontare, ma tutti alla fine arrivavano allo stesso risultato: “Deve operarsi o rimarrà in sedia a rotelle.”. Tuttavia mia madre non si sentiva sicura nel farsi operare qui, cosicché ha deciso di aspettare e operarsi quando non avesse più potuto camminare. E´passato il tempo finchè ci hanno raccontato la storia di una donna che era stata operata di colonna nella Clinica Corachán di Barcellona dal Dott. Miguel B. Royo Salvador. Grazie alla sua testimonianza mia madre ha preso appuntamento ed è andata alla clinica. Ha portato tutti gli esami che aveva e il Dottore le ha detto che doveva essere operata, ma che l´operazione non sarebbe stata così complessa e che inoltre la riabilitazione sarebbe stata veloce. In realtà tutto è andato così come ha detto il Dottore. Mia madre è stata operata il 19 settembre, di lumbosciatica e stenosi, la durata dell´intervento è stata di tre ore e tutto è andato molto bene, lei si sentiva molto rilassata e era già sveglia quando l´hanno riportata in camera. Il 22 settembre è stata dimessa, abbiamo preso un aereo per Almeria senza problemi. Ora lei sta perfettamente, il dolore che aveva rimase in sala operatoria. L´operazione è consistita nel limare le ossa del canale della colonna a vari livelli, dove si stavano schiacciando i nervi della colonna, perciò stava perdendo la sensibilità alle gambe. Raccomandiamo a tutti quelli che si identificano con mia madre di andare dal Dott. Royo, sicure che potrete trovare una soluzione al vostro problema. Grazie a tutta la sua squadra. E-mail: [email protected]

 

José Juan Jiménez Torres. Laminectomia di L5, parziale di L4 e foraminotomia bilaterale

Publicado por ICSEB el 24 Mar, 2001

josejuan_jimenez Data dell’intervento: marzo 2001

Salve a tutti, mi chiamo José Juan Jiménez Torres e vivo a Cartagena, sono stato operato dal Dott. Royo (che io chiamo affettuosamente Don Miguel) in due occasioni.

Vorrei ringraziare il dott. Royo e tutta la sua equipe per la professionalità e il trattamento ricevuto da parte di tutti, dato che quando uno è malato secondo me il 50% dell’aiuto è nel rapporto umano, nella speranza e nella sicurezza che ti offrono, bhè, ed evidentemente nelle mani del dott. Royo.

E mi chiedo, ed è una riflessione personale: se le mani del portiere del Real Madrid sono assicurate per non so quante migliaia di euro, perché con queste quantità ormai mi perdo… che valore si potrebbe dare a quelle di questo essere umano che con esse ha risolto tanti problemi?

Perdonatemi se mi dilungo in elogi verso il dottor Royo ma come vi dico è il mio dio, e ringrazio dio per averlo conosciuto. Bene, passo a raccontarvi la mia storia, sperando che serva per tutti coloro con problemi di colonna vertebrale a cui, come nel mio caso, siano state chiuse tutte le porte, affinché sappiano che c’è una porta che si può aprire, e che si mettano in contatto con il dott. Royo, perché lui ha la chiave di quella porta, che purtroppo altri non sanno aprire. Io ho iniziato ad avere problemi di colonna nel 1998, sono andato al servizio pubblico, mi hanno fatto degli esami e mi hanno trovato una protrusione discale a livello L4-L5, spondilolistesi di grado I-II, insomma per riassumere sono finito al reparto di neurochirurgia di Murcia, e la mia sorpresa è stata che il neurochirurgo ha scartato il mio caso e mi ha mandato dal traumatologo ortopedico, proponendomi di fare un’artrodesi strumentata. Se avessi accettato adesso potrei essere in sedia a rotelle. I dolori non se ne andavano con le medicine né con nient’altro, la mia fortuna è stata che in un attacco in particolare sono andato al Pronto Soccorso di Cartagena, e ho avuto la fortuna di conoscere, e in queste righe non voglio dimenticarlo, il dott. Victoria, grazie al quale ho saputo del dott. Royo. Tal medico mi ha detto: “Jose, hai 28 anni e tutta la vita davanti, io conosco un neurochirurgo a Barcellona che è un ottimo specialista”. Davvero non vi voglio ingannare, sono andato a Barcellona molto scettico, dato che come ho già detto erano due anni che avevo dolori fortissimi a schiena e gambe e non mi venivano date soluzioni. Quando sono arrivato alla consulta del dott. Royo mi ha fatto fare delle Risonanze Magnetiche, ed effettivamente avevo tutto ciò che mi avevano già comunicato a Murcia, ma il dottore mi ha detto che il problema non era nelle protrusioni discali né nella spondilolistesi, ma nel fatto che avevo una malformazione da spina bifida e questo era il problema. Logicamente sono rimasto sorpreso e ho chiesto che soluzioni aveva, senza girarci intorno il dott. Royo mi ha risposto con tutta sicurezza che mi sarei dovuto operare e avremmo potuto alleviare i dolori che avevo; io non potevo credere alle mie orecchie, sono passato dal vedere tutto nero a vedere di nuovo la luce. Nell’anno 2001 sono stato operato di: Laminectomia di L5, parziale di L-4 e Foraminotomia bilaterale. È stato un intervento abbastanza complesso e laborioso, ma il risultato è stato molto positivo. Ho potuto di nuovo condurre una vita normale, ma certamente con attenzione, logicamente, dato che non potevo spostare pesi o fare sforzi. Quest’anno 2009 invece, iniziai a sentire un fastidio al torace, perdita di forza alle mani, e dei dolori che, dopo tutto quello che ho raccontato di aver passato, erano ancora più forti e intensi. Come sempre sono andato dal medico, che mi ha detto che si trattava di una contrattura muscolare, e hanno iniziato a farmi massaggi e punture, tanto per cambiare (insomma come al solito). Ma io non miglioravo e stavo sempre peggio, pensavo che si trattasse del mio problema lombare. Logicamente non ci ho pensato due volte e sono andato con mia moglie dal dott. Royo. Già durante la visita fisica mi ha detto che il problema stava nelle cervicali, e come sempre mi ha sorpreso. Mi ha prescritto delle RMN e si sono confermati i suoi sospetti. La diagnosi è stata ernia discale C6-C7 mediale-paramediale sinistra che causa compressione sul cordone midollare e la radice C7 sinistra. In quel momento si è fermato di nuovo il tempo, mia moglie ha iniziato a piangere, io sono rimasto zitto, e il dottore ci ha tranquillizzato con la sua pazienza e il suo “savoir faire”, dato che la situazione era tesa. Dato che era un’operazione ad alto rischio per via del midollo, ha cominciato a tranquillizzare mia moglie dicendole che, nel rischio standard che correvo, lui era sicuro che tutto sarebbe andato bene, e, ve lo dico di cuore, l’ho guardato in faccia e gli ho detto: “Don Miguel,, mi fido totalmente di lei. La prossima settimana no, ma la seguente mi opera.” E così è stato. Il 24 marzo del 2009 sono stato operato di Discectomia cervicale C6-C7 con gabbietta Syntes di titanio. L’operazione è stata un successo, grazie a dio mi sono fatto operare, infatti quando il dottore è uscito dalla sala operatoria ci ha spiegato che il disco era totalmente rotto, non ci voglio neanche più pensare, avrei potuto restare paralizzato dal collo in giù, attualmente mi sto rimettendo gradualmente ma bene. L’ultima cosa che vorrei raccontarvi è del 9-11-2009, anche se è il caso meno pericoloso, per mia moglie e per me è anche il più doloroso, perché si tratta di nostra figlia Omara che ha 13 anni. Ha mal di schiena, non può stare in piedi molto tempo e di notte soffre di incontinenza urinaria. Abbiamo effettuato delle Risonanze Magnetiche su richiesta dl dottore, e la traumatologa di Cartagena ci dice che la ragazza non ha nulla. Inoltre le ha negato una giustificazione medica per evitare che facesse esercizio fisico. Ebbene, risulta che la bambina ha una sindrome del filum terminale teso e bisogna operarla. Chiunche abbia figli mi comprenderà, e ovviamente di qui a poco il dottor Royo la opererà perché abbiamo totale fiducia in lui, e consideriamo come dato di fatto che la tratterà come se fosse la sua stessa figlia. Raccontandovi il mio caso volevo solo incoraggiarvi a che non abbiate paura, magari avessimo 100 dott. Royo in Spagna! Se qualcuno vuole chiedermi qualcosa, parlare o altro, la mia e-mail è [email protected] Saluti e coraggio